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Perché la blockchain nel settore agroalimentare?

Iniziative che vedono l'utilizzo di questa tecnologia nel settore sono sempre più frequenti e sviluppate dai diversi attori che a vario titolo operano nella filiera: aziende, catene distributive, enti di certificazione.

Azienda: AGROQUALITÀ
Fonte: rivista 'Alimenti&Bevande' n. 6/2019
Data: 19/07/2019


La possibilità di utilizzare la blockchain in ambito agroalimentare è un tema che sta emergendo in maniera significativa. Iniziative che vedono l'utilizzo di questa tecnologia nel settore sono sempre più frequenti e sviluppate dai diversi attori che a vario titolo operano nella filiera: aziende, catene distributive, enti di certificazione. 

Perché la blockchain suscita tutto questo interesse nel settore?

Una risposta è da ricercarsi partendo da un concetto che è alla base della sicurezza alimentare: la tracciabilità del prodotto. La possibilità di "tracciare" il percorso che un prodotto ha compiuto, dalla materia prima fino alla consegna al distributore/consumatore finale, e di "rintracciare" ripercorrendo a ritroso il processo produttivo, cioè dal prodotto finito sino all'origine delle materie prime, nonché i controlli effettuati ed i relativi esiti, rappresenta un fondamentale strumento di garanzia da offrire al consumatore nel momento in cui sceglie di acquistare un determinato prodotto alimentare. Per questo l'Unione europea, già a partire dal 2002, ne ha fatto un cardine delle proprie azioni, attraverso il regolamento (CE) 178/2002, che ha reso obbligatoria la rintracciabilità ai fini della sicurezza alimentare, consentendo il tempestivo richiamo del lotto dal mercato nell'eventualità di incidenti.
La blockchain risponde a queste esigenze in maniera efficace e tecnologicamente avanzata.
La blockchain è infatti un registro transazionale sicuro, condiviso da tutte le parti che operano all'interno di una data rete distribuita di computer collegati tra loro via Internet. Il registro è strutturato come una catena di blocchi contenenti le transazioni e la cui validazione è affidata a un meccanismo di consenso, distribuito su tutti i nodi della rete. Le principali caratteristiche della tecnologia blockchain sono l'immutabilità del registro, la tracciabilità delle transazioni e la sicurezza basata su tecniche crittografiche.

La blockchain pubblica, in particolare, fornisce, dunque, ai sistemi di tracciabilità una piattaforma aperta, con una serie di regole da rispettare, attraverso la quale è possibile:

· migliorare la trasparenza di tutta a catena di fornitura, "dal campo alla tavola";
· aumentare l'efficienza, permettendo di scambiare ed incrociare i dati in modo sicuro, veloce e certo;
· garantire più efficacemente l'autenticità e la provenienza del prodotto, anche in ottica contraffazione.

Partendo dall'esperienza maturata nel controllo e certificazioni delle principali filiere agroalimentari italiane, Agroqualità sta sviluppando l'applicazione della blockchain al settore, con l'obiettivo di proporre soluzioni moderne per rafforzare le garanzie fornite ai consumatori, sempre più attenti nella scelta dei prodotti e per migliorare l'immagine aziendale.

Dario Bagarella
Head of Italy Food Certification
Agroqualità S.p.a.



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