In un ambito produttivo è necessario garantire adeguati livelli di igiene e comprovare la pulizia di superfici e strumenti di lavoro. Obiettivo dei controlli è stimare la possibilità e l'entità della contaminazione e di valutare l'efficacia delle procedure di lavaggio e disinfezione. Il prelievo ambientale (vedi www.kairosafe.it) dipende dallo scopo e dalla metodica scelta e si può eseguire con l'ausilio di molteplici strumenti.
Bioluminometro - Si tratta di un piccolo strumento portatile in grado di rilevare in tempo reale la contaminazione da ATP+AMP+ADP e quindi il grado di pulizia delle superfici. Kairosafe propone il modello Lumitester PD-30 abbinato ai tamponcini Lucipac, per un risultato rapido e preciso. Lo strumento è utilizzabile anche da personale non strutturato.
Indicatore di igiene Pro-Check - Questo strumento permette di verificare in modo semplice e immediato la presenza di residui proteici. I tamponcini sono dotati di un indicatore che cambia colore in presenza di proteine, quindi di sporco. Non è richiesta alcuna attrezzatura di laboratorio e il risultato può essere valutato subito poiché il viraggio da giallo a verde chiaro indica la presenza di oltre 20 µg di proteine. Il viraggio al verde scuro indica, invece, la presenza di oltre 150 µg.
Piastre da contatto e slides - Le piastre sono riempite con agar per formare una superficie convessa da appoggiare sul piano da monitorare per circa 10 secondi. Possono essere utilizzate su una grande varietà di superfici, purché lisce e di facile accesso. Alternativamente, si possono usare le slides, palette di plastica con una striscia di agar su entrambi i lati. Le piastre e le slides devono essere incubate per poter procedere alla lettura.
Kit per la ricerca di microrganismi - Si tratta di kit colorimetrici rapidi costituiti da tamponcini per il prelievo e da brodi di coltura a viraggio di colore che evidenziano la crescita di determinate famiglie di microrganismi, come per esempio carica batterica totale, coliformi, enterobatteri, Pseudomonas, Listeria e Salmonella. In gamma spiccano il Path-Chek, il SwabSure Listeria e il kit MBS, per i quali è richiesta l'incubazione.
Tamponi sterili - Adatti a superfici lisce e punti difficilmente raggiungibili, i tamponi sterili sono inumiditi con soluzione neutralizzante e poi strisciati su una superficie di 10x10 cm con movimento a zigzag incrociato. Vengono poi riposti in una provetta con soluzione fisiologica o terreno di trasporto, seminati per inclusione o spatolamento sui terreni desiderati e incubati. La testa può essere di cotone, viscosa o poliestere, mentre lo stelo può essere di legno, acciaio, polipropilene o polistirene.
Spugnette e panni - Sono utili per superfici lisce, punti difficilmente raggiungibili e carcasse. La spugna è umettata con soluzione sterile e strisciata sulla superficie da esaminare (10x10 cm). Deve essere riposta in un sacchetto sterile con l'aggiunta di terreno di trasporto o diluente da cui, dopo un passaggio in Stomacher, sarà prelevata un'aliquota da inoculare in piastra Petri. Si procede poi con l'incubazione.
Allergeni - Adottando un opportuno programma di sanificazione è possibile eliminare il rischio di contaminazione da allergeni durante la lavorazione. Importante è validare il piano eseguendo analisi sui tamponi superficiali e sui semilavorati/prodotti in diversi momenti dell'anno, con indicazione di modalità, attrezzature, frequenze. A tal scopo, Kairosafe propone kit per la rilevazione di allergeni sia di tipo rapido che Elisa.
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