Nel processo di preparazione degli alimenti si è
costretti a prendere decisioni ad alto rischio per
iniziare la produzione in base a informazioni
limitate e rispettando programmi con tempi
ristretti. Quando la sicurezza dei consumatori, il
proprio marchio aziendale e la propria reputazione
personale sono in gioco, è necessario
disporre di un sistema di gestione e di verifica
dell’igiene che includa un luminometro:
• affidabile, per fornire rapidamente risultati
accurati e precisi in totale sicurezza;
• robusto;
• tollerante a un’ampia gamma di condizioni
ambientali rilevabili in uno stabilimento per
la preparazione degli alimenti, fra cui temperature
variabili, variazioni di umidità,
vibrazioni causate dalle apparecchiature o
shock causati da cadute o urti accidentali, e
all’utilizzo da parte di soggetti diversi, che
potrebbero adottare tecniche differenti o
avere livelli di esperienza dissimili.
L’accuratezza e la precisione sono due caratteristiche
diverse dei risultati di un sistema di test
ATP (adenosintrifosfato): con un sistema preciso,
se lo stesso tampone fosse misurato due volte si
otterrebbe un valore molto simile per le due
misurazioni, mentre con un sistema accurato il
risultato del test indicherebbe la quantità effettiva
di ATP presente sul tampone. Si tratta
comunque di due elementi cruciali e non
dovrebbe essere mai necessario scegliere l’uno a
discapito dell’altro.
La rilevazione di livelli estremamente bassi
di luce è cruciale
Mediante la bioluminescenza
si eseguono misurazioni della presenza di ATP
nelle aree di preparazione degli alimenti. Durante
i test, il sistema di rilevamento deve poter registrare
e misurare livelli di luce molto bassi: quanto
maggiore è la quantità di luce prodotta durante
l’analisi, tanto maggiore sarà la quantità di
ATP, il che indica una potenziale contaminazione
e la necessità di effettuare nuovamente le operazioni
di pulizia affinché la preparazione degli alimenti
possa avvenire in sicurezza.
Non tutti i sistemi di test ATP sono identici
È facile credere che tutti i luminometri siano
uguali e in grado di offrire gli stessi livelli di
accuratezza e precisione. Ma non è vero. La
differenza davvero cruciale tra i sistemi di test
ATP risiede nella tecnica di fotorilevamento.
Ne esistono due tipologie: quella dei fotomoltiplicatori
e quella dei fotodiodi. Solo i fotomoltiplicatori,
però, hanno le proprietà cruciali
che aumentano l’accuratezza e la precisione
nei risultati dei test ATP:
• cattura di fotoni altamente efficiente;
• capacità di contare i singoli fotoni;
• maggiore tolleranza alle variazioni di temperatura;
• robustezza necessaria nell’impegnativo
ambiente della preparazione degli alimenti;
• minore suscettibilità al rumore (interferenza).
Ma ottenere prestazioni ottimali dipende da
come il sistema di test ATP è stato progettato e
realizzato (in termini di luminometro, chimica
dei tamponi e sistema di gestione dei dati) e da
come le singole componenti operano insieme. È
bene, quindi, verificare l’accuratezza e la precisione
dei risultati garantiti da ciascun sistema.
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