Scarsa ritenzione, fasi mobili complesse, lunghi tempi di equilibratura, scarsa sensibilità e necessità di derivatizzare il campione. L'uso della cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa (LC-MS) per analizzare i composti polari presenta diverse criticità che possono ridurre la produttività e l'efficienza del laboratorio.
Sfruttare appieno le potenzialità di questa tecnica è però possibile. Come? Utilizzando la fase stazionaria adatta alla separazione. Si eviteranno così complesse procedure di preparazione del campione, si risparmierà tempo e denaro e si ridurrà, inoltre, il rischio di errore.
Consapevole della sua importanza, Restek ha sviluppato un'innovativa fase stazionaria, che combina la cromatografia a interazione idrofilica (HILIC) e lo scambio ionico (IEX) - i due meccanismi di ritenzione più usati per i composti polari - in un unico ligando, consentendo agli analisti di passare da una modalità all'altra e regolare in modo selettivo la ritenzione, senza dover attendere i lunghi tempi di equilibratura prima dell'utilizzo o tra un campione e l'altro. Questa innovazione è alla base della colonna Raptor Polar X (in attesa di brevetto) e, grazie alla capacità del ligando, applicato alle particelle superficialmente porose, consente di analizzare con un unico metodo una vasta gamma di analiti polari.
Vediamo alcuni esempi applicativi.
Amminoacidi non derivatizzati
Gli amminoacidi sono un gruppo variegato di composti molto polari comunemente analizzati in cromatografia a fase inversa o a scambio ionico, utilizzando la derivatizzazione pre- o post-colonna.
La situazione si complica quando bisogna effettuare l'analisi diretta degli amminoacidi non derivatizzati, a causa della ritenzione limitata e della scarsa prestazione cromatografica. La colonna Raptor Polar X consente ai laboratori di trattenere e separare facilmente con un unico metodo tutti gli amminoacidi non derivatizzati con catene laterali sia non polari sia polari, sia con carica positiva sia con carica negativa.
Pesticidi polari
L'analisi diretta dei pesticidi polari, come il glifosato, il suo principale metabolita (l'AMPA) e il glufosinato, risulta difficoltosa perché queste sostanze non sono trattenute in maniera ottimale sulle colonne a fase inversa e la chelazione con le superfici metalliche nella LC-MS/MS può ridurre significativamente la risposta. Per migliorare la performance dell'analisi, in genere si utilizzano la derivatizzazione o i reagenti di coppia ionica, che tuttavia possono essere incompatibili con lo strumento di analisi e richiedere più tempo per la preparazione del campione. L'uso della colonna Raptor Polar X è un'alternativa migliore perché la sua fase stazionaria presenta un'affinità con i composti polari anionici, come il glifosato, offrendo al contempo una buona ritenzione e un'eluizione efficiente.
PFAS
Gli attuali metodi LC-MS/MS per l'analisi di sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) sono centrati sui composti a catena corta, a catena lunga e alternativi o di sostituzione, senza includere quelli a catena ultra-corta, spesso presenti nelle acque ambientali, come l'acido trifluoroacetico (TFA), il più abbondante e al contempo uno dei più difficili da analizzare.
L'aspetto critico dell'analisi del TFA è la ritenzione limitata e/o la scarsa resa cromatografica sulle colonne a fase inversa e HILIC. Altre colonne che enfatizzano forti meccanismi IEX, invece, presentano il problema opposto, ovvero troppa ritenzione e forme del picco di bassa qualità. Le colonne Raptor Polar X consentono invece di trattenere e analizzare il TFA in maniera affidabile, grazie alla presenza di un unico ligando ibrido, che combina i meccanismi di ritenzione HILIC e IEX.
I tre esempi illustrati mostrano come la colonna Raptor Polar X semplifichi notevolmente l'analisi dei composti polari, per loro natura complessi e variegati, fornendo agli analisti che eseguono la cromatografia liquida uno strumento potente, performante e versatile.
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