Gli attuali livelli di sicurezza per nitriti e nitrati aggiunti alla carne e altri alimenti tutelano a sufficienza i consumatori. È quanto ha concluso l'Efsa, dopo averne riesaminato la sicurezza (vedi: http://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/4786 e http://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/4787).
L'esposizione dei consumatori ai nitriti e nitrati come additivi alimentari rientra nei livelli di sicurezza per tutte le fasce della popolazione, fatta eccezione per un lieve superamento nei bambini la cui dieta sia basata su un'elevata quantità di alimenti contenenti tali additivi. Tuttavia, se si considerano tutte le fonti alimentari di nitriti e nitrati, i livelli di sicurezza (Dga) potrebbero essere superati per tutte le fasce d'età.
I sali di sodio e potassio di nitriti e nitrati (da E249 a E252) sono autorizzati nell'UE come additivi alimentari. Vengono addizionati a prodotti a base di carne, pesce e formaggio per ostacolare la crescita microbica, in particolare per proteggere dal botulino, ma anche per mantenere il colore rosso della carne e migliorarne il gusto. Il nitrato è anche naturalmente presente ad alte concentrazioni in alcune verdure e può entrare nella catena alimentare come contaminante ambientale, soprattutto nell'acqua.
L'attuale dose giornaliera ammissibile per i nitrati è di 3,7 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno (mg/kg pc/die). Il livello di sicurezza per i nitriti è stato ora stabilito a 0,07 mg/kg di pc/die, comunque vicino alla precedente Dgs di 0,06 mg/kg di pc/die, che era leggermente più prudenziale.
L'Efsa ha preparato una sintesi in parole semplici che spiega e contestualizza per il pubblico dei non addetti ai lavori la nuova valutazione dei nitriti e nitrati aggiunti agli alimenti, consultabile all'indirizzo http://www.efsa.europa.eu/it/corporate/pub/nitritesandnitrates170614