Tracce di sostanze chimiche vengono talvolta rilevate in alimenti e bevande: pesticidi in frutta e verdura; farmaci veterinari in carne e altri prodotti di origine animale; contaminanti ambientali in vari prodotti alimentari. I controlli periodici contribuiscono a garantire il rispetto di norme e standard di sicurezza alimentare e a proteggere i consumatori dai potenziali rischi. Ma quali sono i tenori di tali sostanze negli alimenti e superano essi i limiti ufficiali attualmente stabiliti?
Una nuova relazione dell’EFSA intende dare al pubblico dei non specialisti una visione equilibrata dei risultati del monitoraggio dei livelli di sostanze chimiche riscontrate negli alimenti, che viene eseguito su base annuale nell’UE. Il rapporto fornisce il contesto che a volte manca quando i media citano esempi di sostanze chimiche negli alimenti. Ad esempio le analisi EFSA dei dati raccolti in tutta Europa mostrano che il superamento dei limiti ufficiali è l'eccezione piuttosto che la regola.
Il direttore generale (facente funzione) della Commissione europea per la salute e la sicurezza alimentare Ladislav Miko si è così espresso in merito: "Questa nuova relazione destinata al grande pubblico europeo traduce complessi dati scientifici sugli alimenti in maniera più immediata e comprensibile. Accolgo con grande favore questa nuova modalità di riferire questioni che rivestono importanza per quanti si preoccupano di ciò che c’è nel loro cibo e auspico di vedere pubblicate in futuro sempre più informazioni di questo tipo in tema di alimenti da parte dell'EFSA”.
Dati sul rilevamento di sostanze chimiche negli alimenti: una panoramica annuale destinata al grande pubblico
Fonte: EFSAData: 14/04/2015