La Cantina Terre del Barolo conferma la propria vocazione alla qualità con un nuovo importante risultato: la certificazione ISO 22000 per la sicurezza alimentare rilasciata da DNV, fondazione internazionale leader di mercato e con una notevole esperienza nel settore vitivinicolo.
In particolare, DNV ha verificato la conformità ai requisiti dello standard delle principali attività della Cantina, a cominciare dalla pigiatura delle uve, passando per la vinificazione, l'affinamento e il confezionamento in bottiglia e bag in box, damigiane e cisterne di vini tranquilli DOC, DOCG e da tavola, fino alla vendita al minuto di vini in bottiglia e sfusi.
Con questa nuova certificazione, la Cantina "Terre del Barolo" compie un ulteriore passo avanti nella sua strategia di qualità che, accanto all'impegno per migliorare le caratteristiche organolettiche del vino, da qualche anno si è anche focalizzata sulla valorizzazione e ottimizzazione dei processi aziendali. Già certificata ISO 9001 nel 2001, ha successivamente conseguito le certificazioni BRC e IFS, gli standard sviluppati dalla Grande Distribuzione Organizzata europea per qualificare i propri fornitori del settore agroalimentare. Inoltre, nell'ambito della rintracciabilità di filiera, ha ottenuto anche la certificazione UNI 10939 per il prodotto Langhe DOC Chardonnay.
A tutti questi riconoscimenti si aggiunge l'ISO 22000, un passaggio fondamentale nel percorso teso al miglioramento continuo.
Con la certificazione ISO 22000 Cantina Terre del Barolo vede riconosciuto e formalizzato il proprio impegno nel garantire i più alti livelli di qualità e sicurezza e dimostra che l'azienda si è dotata degli strumenti adeguati per prevenire e gestire i rischi, ottimizzando i processi e i controlli necessari. "Terre del Barolo è tra le poche realtà che possono vantare un insieme di certificazioni che coniuga sapientemente schemi di prodotto (BRC, IFS e Rintracciabilità di Filiera) con schemi di sistema, come appunto la ISO 22000. Quest'ultima norma prevede che venga curato attentamente l'aggiornamento legislativo e la conformità ai requisiti specifici richiesti dai regolamenti europei, che costituiscono il cosiddetto "Pacchetto Igiene"", ha commentato il market developer del settore Food di DNV Italia, Marco Omodei Salè.
"Per le aziende che operano nel settore vitivinicolo - ha aggiunto - è fondamentale prevenire eventuali problematiche di sicurezza che potrebbero derivare da una non corretta gestione delle operazioni in campagna, come, ad esempio, le contaminazioni da metalli pesanti".
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