L'Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha collaborato allo sviluppo di un metodo di analisi per verificare la sicurezza dell'idrossido di ferro adipato tartrato (IHAT), il primo nanomateriale autorizzato per uso alimentare nell'UE. Attraverso uno studio interlaboratorio appena pubblicato, il Centro Comune di Ricerca della Commissione UE (Ispra), insieme a quattro laboratori pubblici europei esperti nella caratterizzazione fisicochimica di nanomateriali, ha testato con successo questo metodo per controllare la conformità del nanomateriale. Uno di questi centri è il laboratorio del gruppo Nanosicurezza del Dipartimento Sicurezza alimentare, Nutrizione e Sanità pubblica veterinaria dell'Iss, che è anche Laboratorio nazionale di riferimento per i Nanomateriali negli Alimenti.
L'idrossido di ferro adipato tartrato è una fonte biodisponibile di ferro ed è costituito da particelle di dimensioni nanometriche prodotte mediante sintesi chimica. La valutazione di sicurezza dell'impiego di questo nanomateriale come fonte di ferro negli integratori alimentari è stata effettuata dall'Autorità europea per la Sicurezza alimentare (Efsa).
Lo studio appena pubblicato fornisce ora un metodo di facile applicabilità ai laboratori ufficiali che dovranno controllare la conformità dell'IHAT "sugli scaffali" alla specifica più importante, quella relativa alle dimensioni delle particelle costituenti.
Nanomateriali, un metodo analitico per verificare la conformità dell’IHAT
Fonte: Istituto Superiore di SanitàData: 30/10/2024