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Controlli ufficiali, pubblicata la relazione 2022 al Piano nazionale pluriennale

Fonte: Filippo Castoldi
Data: 09/09/2024


Come previsto dall'articolo 113 del regolamento (UE) 2017/625, il Ministero della Salute, in qualità di autorità centrale competente per il coordinamento del Piano di controllo nazionale pluriannuale (Pcnp), ha pubblicato la relazione relativa alle attività di controllo ufficiale condotte nel 2022.
Si tratta di un documento corposo, composto da 91 pagine, che contiene uno spaccato di tutta l'attività di controllo condotta dalle diverse autorità competenti individuate a livello nazionale (oltre al Ministero della Salute, Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, le Regioni e le Province autonome, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il Comando Carabinieri Tutela della Salute (Nas) e il Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari, il Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera e la Guardia di finanza) sui vari settori che rientrano nell'ambito di applicazione del regolamento (UE) 2017/625.
La relazione, ricca di tabelle e di grafici, costituisce un prezioso documento che permette, non solo di prendere atto di ciò che è stato fatto al fine di verificare la conformità in numerosi settori, tra i quali quelli della sicurezza alimentare, della produzione biologica e dei prodotti a denominazione protetta (Dop; Igp) e delle specialità tradizionali garantite (Stg), ma anche di fornire importanti spunti per la programmazione delle attività di controllo future e per indirizzare le azioni di miglioramento da parte degli stessi operatori economici del settore alimentare.
Un rapido sguardo alle principali informazioni fornite quanto ai controlli nell'area della sicurezza alimentare può aiutare a orientarsi nel documento rinviando, chi fosse interessato ad approfondire, alle sezioni della relazione che trattano dei risultati dei controlli nei diversi settori.
Nel 2022, sono stati condotti 427.037 controlli ufficiali mediante audit o ispezione, quindi con sopralluogo presso le strutture interessate, su 163.141 stabilimenti riconosciuti e registrati, che hanno portato a rilevare 39.177 non conformità che hanno comportato l'irrogazione di 50.481 sanzioni amministrative e 498 notizie di reato.
I controlli ufficiali mediante campionamento e analisi, quindi con il supporto dei laboratori ufficiali, sono stati 46.974, dei quali 33.036 hanno riguardato il profilo microbiologico degli alimenti. Complessivamente solo lo 0,33% dei campioni è risultato non rispettare i pertinenti criteri, percentuale che sale al 3% nel caso dei campioni verificati mediante analisi microbiologiche, dati che confermano, soprattutto per quanto riguarda le contaminazioni chimiche, una situazione di sostanziale conformità degli alimenti e dei mangimi presenti sul mercato nazionale.
A quanto sopra riportato si aggiungono i controlli sulle merci in ingresso nel nostro Paese, oggetto, peraltro, della specifica relazione sull'attività dei Posti di controllo frontalieri (Pcf) e degli Uffici veterinari per gli Adempimenti degli Obblighi comunitari (Uvac).
Uno sguardo ai dati suddivisi per tipologia di stabilimento interessato permette di rilevare i settori sui quali, per la maggiore proporzione di controlli che hanno portato al rilievo di non conformità, la relazione individua l'opportunità di più incisivi margini di miglioramento: la produzione primaria dei vegetali e gli stabilimenti che trattano le carni di selvaggina selvatica, oltre agli stabilimenti coinvolti in attività di ristorazione.
Quanto ai controlli analitici, la relazione individua, oltre ai contaminanti che a causa della loro prevalenza e del loro impatto sulla salute pubblica hanno ricevuto maggiore attenzione (Escherichia coli STEC, Salmonella, Listeria monocytogenes), anche i microrganismi che dovrebbero essere indagati con maggiore attenzione (virus, Campylobacter spp., Yersinia enterocolitica). L'infestazione da larve di Trichinella nelle carni dei suini di allevamento non è mai stata rilevata, a conferma delle condizioni di sicurezza nelle quali gli animali vengono mantenuti nel nostro Paese, seppure il riscontro di alcuni casi di infestazione nei cinghiali (7 casi su più di 177.000 campioni esaminati) porti a non abbassare la guardia nei confronti di questo pericoloso parassita nelle carni di suidi selvatici. Anche i test per il rilievo della BSE (più di 50.000) non hanno portato al riscontro di alcun animale infetto, a conferma del fatto che il nostro Paese presenta un profilo di rischio trascurabile nei confronti di questa malattia.
La relazione riassume anche i dati relativi alla ricerca di contaminanti chimici negli alimenti, ai controlli nel settore degli additivi, enzimi, aromatizzanti e coadiuvanti tecnologici, a quelli sugli alimenti trattati con radiazioni ionizzanti e a quelli condotti nell'ambito del piano nazionale per la ricerca di residui di farmaci veterinari (Pnr) e del Piano per la Ricerca di Residui di Prodotti fitosanitari negli Alimenti, oggetto di specifiche relazioni alle quali il documento rimanda. Le analisi condotte nell'ambito di questi piani hanno confermato una situazione di sostanziale conformità, senza rilevanti rischi per i consumatori.
Alla presentazione dei dati sui controlli e sui pertinenti esiti condotti dalle autorità in campo sanitario, seguono quelli eseguiti dalle altre autorità incaricate della conduzione dei controlli ufficiali sul settore degli alimenti e i controlli sugli altri settori nei quali si articola il Pcnp.
In conclusione, la relazione sottolinea come gli obiettivi definiti nel (Pcnp) 2020-2022 per l'anno 2022 siano stati raggiunti, garantendo un elevato grado di tutela del consumatore. In termini di efficienza del sistema, le attività di controllo sono state effettuate sulla base di programmazioni e pianificazioni basate sul rischio, tenendo in considerazione i risultati degli anni precedenti e in presenza di un elevato livello di collaborazione interistituzionale. Nel complesso i risultati ottenuti confermano la validità del sistema nazionale dei controlli in grado, tra l'altro, di adattarsi ai cambiamenti del mercato e all'emergenza di nuove tipologie di attività (come nel caso dell'aumento significativo dell'attività di commercio a distanza).