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Controlli, pubblicata la relazione sull'attività 2023 di Pcf e Uvac

Fonte: Filippo Castoldi
Data: 21/08/2024


Per assicurare, come previsto dagli obiettivi della normativa UE, un alto livello di protezione della salute e degli interessi dei consumatori, nonché della salute e del benessere degli animali e della salute delle piante, l'Unione europea ha previsto, tra l'altro, un complesso sistema di controlli mirato a verificare la conformità delle merci e degli animali introdotti nei territori dell'UE da altri Paesi.
Il sistema dei controlli, codificato nelle sue linee generali dal regolamento (UE) 2017/625 e dai pertinenti regolamenti delegati e di esecuzione, è implementato dagli Stati membri attraverso l'attività dei Posti di controllo frontalieri (Pcf) dislocati nel proprio territorio in modo da fornire adeguate garanzie di conformità degli animali e delle merci introdotti nel territorio dell'Unione.
In Italia l'attività di controllo dei Pcf è coordinata dal Ministero della Salute, in qualità di autorità centrale competente, al quale compete anche l'organizzazione dei controlli a campione, con modalità non discriminatorie, sugli animali e sulle merci introdotti da altri Paesi membri, che sono demandati agli Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli Obblighi comunitari (Uvac).
Si tratta, com'è ragionevolmente attendibile, di un'attività complessa, sia per la numerosità dei controlli da effettuare, sia per la necessità di garantire lo stretto coordinamento tra diverse autorità a livello nazionale e comunitario. Risulta quindi di grande interesse la recente pubblicazione, da parte del Ministero della Salute, del Rapporto sull'attività svolta dai Pcf e dagli Uvac nel 2023, ricchissima di dati presentati in numerosi grafici e tabelle.
Il rapporto è suddiviso in due sezioni che descrivono, rispettivamente, l'attività condotta dai Pcf e dagli Uvac, oltra che da una serie di allegati che riassumono i dati in forma tabellare e grafica.
Volendo dare una rapida occhiata ai dati, si rileva che nel 2023 i 29 Pcf dislocati in vari punti della penisola - ogni Pcf è abilitato al controllo di una certa gamma merceologica in funzione delle strutture possedute e secondo le categorie stabilite dal regolamento (UE) 2019/1014, hanno sottoposto a controllo 40.155 partite di animali, prodotti di origine animale e mangimi di origine animale da oltre 100 Paesi terzi e 201.814 partite di alimenti e mangimi di origine vegetale e Moca.
I controlli hanno portato al respingimento di 150 partite di merci di origine animale e di mangimi (pari allo 0,4%, percentuale uguale a quella dell'anno precedente). Le non conformità (Nc) rilevate erano prevalentemente di natura documentale (59,3%), minori i problemi riscontrati a seguito dei controlli fisici e di laboratorio (rispettivamente il 12,7% e il 3,3% delle Nc sono state accertate a seguito dei controlli di tale natura).
Minore la percentuale delle Nc che hanno determinato il respingimento della partita nel caso degli alimenti e mangimi di origine vegetale e dei Moca (0,2%), ma, in questo caso, le Nc sono state accertate in maggioranza sulla base di accertamenti di laboratorio (38,1%).
Sempre nel 2023, i 17 Uvac hanno sottoposto a controllo 6.008 partite di animali e merci introdotte da altri Paesi UE, 3.217 delle quali sono state oggetto di verifica anche mediante analisi di laboratorio. I controlli hanno portato a rilevare 23 partite di merci (tra le quali 5 partite di carni di suino, 5 di carni di pollame, 4 di carni preparate e 5 di molluschi bivalvi vivi, questi ultimi a seguito del rilievo di Norovirus) potenzialmente pericolose per la salute del consumatore o per la salute degli animali oggetto di respingimento o distruzione.
Oltre ai controlli non discriminatori condotti a campione sulle partite in ingresso da altri Paesi membri, nel 2023 gli Uvac hanno anche dato seguito a un piano volto a rilevare l'eventuale presenza di virus della peste suina africana in carni fresche di cinghiale proveniente da Paesi membri, nei quali era stata segnalata la presenza della malattia. Nessuna delle 156 partite campionate, su 408 introdotte, ha portato al rilievo del virus.