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  • Il successo inizia dalla qualità - TESTO

 

Carni bovine, il 21° rapporto sul monitoraggio dell’etichettatura facoltativa

Fonte: Filippo Castoldi
Data: 24/06/2024


Pubblicato dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste il "Rapporto monitoraggio etichettatura facoltativa carni bovine - anno 2023", un voluminoso documento arrivato ormai alla sua 21° edizione, che presenta gli esiti delle verifiche condotte in Italia al fine di assicurare la trasparenza del sistema di etichettatura delle carni bovine con l'obiettivo sia di tutelare gli interessi dei consumatori, sia di valorizzare le produzioni nazionali di qualità.
Il rapporto, dopo un'articolata introduzione che ripercorre le ragioni e le complesse normative alla base del programma di etichettatura delle carni bovine, ricorda che i controlli ufficiali in materia sono in carico allo stesso Ministero che opera attraverso l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) e le Regioni e Province autonome, mentre la supervisione sulle diverse attività volte a garantire la tracciabilità degli animali e delle carni da queste derivate è operata, oltre che dagli stessi operatori nell'ambito dei propri Sistemi di Autocontrollo, da organismi terzi accreditati ai sensi della norma ISO/IEC 17065. Un ruolo fondamentale nel garantire la trasparenza e la fondatezza dei dati è affidato a diversi sistemi informativi e banche dati nazionali accessibili sia alle autorità competenti, sia agli organismi di controllo.
Nella seconda parte del Rapporto vengono riportati, in tabelle, grafici e immagini, informazioni circa il numero degli organismi di controllo (nel 2023 risultavano 98 organismi operativi), la loro dislocazione sul territorio nazionale (il numero maggiore si trova nelle regioni a maggiore vocazione produttiva: Piemonte (18), Lombardia (15) e Veneto (19)) e le informazioni facoltative incluse nei diversi disciplinari (le informazioni più spesso richiamate riguardano l'età dell'animale, la categoria e la razza). Interessante è l'inclusione, tra le informazioni che accompagnano le carni, di quelle che riguardano le tecniche di allevamento con particolare riguardo al benessere animale.
Aumentano, negli anni, le organizzazioni che gestiscono tutte le fasi produttive, dall'allevamento alla macellazione, rispetto a quelle che gestiscono una sola parte della filiera, ad esempio la macellazione (nel 2023 si contavano 78 organizzazioni del primo tipo e 33 del secondo).
Sempre interessante l'esame dei dati inerenti ai controlli effettuati, la cui numerosità è stabilita tenendo conto delle aziende (allevamenti, macelli, impianti sezionamento carni) e degli spacci di carni interessati dal disciplinare supervisionato dall'organismo di controllo, e le non conformità rilevate. Queste ultime si mantengono in linea, in percentuale, con quanto rilevato negli anni passati (75/1.663 nel 2023 (4,5%), 86/1.805 nel 2022 (4,7%), 89/1.774 nel 2021 (5,0%)) e sono state rilevate prevalentemente presso i punti vendita, come nell'anno precedente.
Oltre ad altri numerosi dati e analisi di dettaglio, il rapporto contiene anche un interessante analisi dei costi del sistema di etichettatura delle carni bovine, che complessivamente valgono lo 0,07% del fatturato del settore.
Delle articolate considerazioni finali e un'analisi delle prospettive future concludono il rapporto che, come brevemente rappresentato, ha il merito di fare luce su un'attività complessa e con un rilevante impatto sia per tutto il settore produttivo delle carni bovine sia per i consumatori che richiedono una sempre più qualificata e trasparente comunicazione riguardo agli alimenti sul mercato.