In occasione del Food&Science Festival, la manifestazione che si è tenuta a Mantova dal 19 al 21 maggio, è stato presentato l'Osservatorio Agrofarma, un report ideato dall'associazione nazionale delle imprese produttrici di agrofarmaci (Agrofarma) per mettere a disposizione di media, stakeholder e consumatori un contenitore in grado di svolgere una funzione informativa e divulgativa sul comparto agricolo in generale, con un focus specifico sul settore degli agrofarmaci.
"Come Agrofarma abbiamo ragionato a lungo per individuare uno strumento che potesse aiutarci a costruire una narrazione corretta del nostro comparto agroalimentare e del ruolo che le imprese che producono agrofarmaci svolgono a supporto della filiera e dei prodotti Made in Italy - ha dichiarato Riccardo Vanelli presidente di Agrofarma -. Spesso ci siamo trovati di fronte ad un'informazione parziale o inattendibile, costruita su falsi miti e notizie non vere. Per questo motivo abbiamo voluto costruire un contenitore al cui interno reperire informazioni che consentano di avere dati certi sui temi strategici del settore".
"Ad Agrofarma va il nostro plauso per l'iniziativa - ha affermato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - che si inserisce nella scia di programmi di investimento dell'industria chimica per la sostenibilità e l'innovazione, con prodotti sempre meno impattanti e a salvaguardia delle produzioni".
Per la creazione dell'Osservatorio, Agrofarma si è avvalsa di Areté, società di ricerca, analisi e consulenza economica specializzata nei settori agricoltura e alimentare.
"Il ruolo di Areté - ha precisato Enrica Gentile, Ceo & Founder della società - sarà di selezionare i dati più affidabili, dalle fonti più autorevoli, e trasformarli in informazioni utili a comprendere dove siamo e le reali evoluzioni in atto. Uno strumento che riteniamo possa svolgere un ruolo cruciale anche a supporto delle scelte strategiche per l'intero settore".
Nell'ambito del primo report dell'Osservatorio verranno trattate alcune delle tematiche individuate, tra le quali l'utilizzo di agrofarmaci in Italia.
Di seguito alcuni numeri, in attesa del rapporto completo:
• le vendite di agrofarmaci in Italia (misurate in quantità di principio attivo) si sono ridotte complessivamente del 17% tra il triennio 2010-12 e quello 2019-21, passando da circa 140.000 a circa 115.000 tonnellate. La riduzione dei quantitativi commercializzati è stata più marcata per i fungicidi e gli insetticidi/acaricidi (-21% per entrambe le tipologie). In un confronto con Francia, Germania e Spagna, l'Italia ha registrato la maggior contrazione nelle vendite di prodotti fitosanitari tra il 2016 e il 2021 (con una crescita percentuale media, tra il 2016 e il 2021, del -3,5% in Italia rispetto al -0,7% della Francia, -0,2% della Spagna e +0,8% della Germania);
• le vendite di sostanze attive classificate "a basso rischio" sono aumentate in Italia di quasi il 5.300% tra il triennio 2011-13 e quello 2018-20, a fronte di un aumento medio di "solo" il 191% per l'Unione europea nel suo complesso.