Il Ministero della Salute ha predisposto e pubblicato la relazione annuale 2019 al Piano nazionale integrale dei controlli ufficiali 2015-2019.
Questi i principali dati, registrati nel 2019, relativi ad alimenti e bevande:
· sono state effettuate 110.417 ispezioni su 1.246.134 attività produttive, riscontrando 40.839 non conformità;
· sono state elevate 9.177 sanzioni, 569 notizie di reato ed effettuati 1.601 sequestri;
· sono stati eseguiti 10.145 audit, riscontrando 3.265 esiti non conformi;
· sono stati prelevati 45.550 campioni di prodotti alimentari e bevande, su cui sono state effettuate 126.590 determinazioni analitiche. Di questi, la maggior parte (44.869 campioni) sono stati prelevati in base ad una specifica programmazione, mentre 681 campioni sono stati prelevati su sospetto, riscontrando un totale di 929 esiti non conformi;
· tra le tante altre attività di controllo previste da specifiche normative di settore, si evidenzia che, in attuazione del Piano nazionale per la Ricerca dei Residui negli Animali e nei Prodotti di Origine animale (Pnr), sono stati prelevati 35.400 campioni, per un totale di 344.686 determinazioni analitiche. I campioni risultati irregolari sono stati complessivamente 87, nell'ambito del Piano mirato (0,1% non conformità), extrapiano (0,2% non conformità) e su sospetto (4,1% non conformità);
· i 37 Nuclei Antisofisticazioni e Sanità, coordinati dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, hanno eseguito 53.792 controlli, di cui 31.938 nel comparto della sicurezza alimentare. Le verifiche svolte hanno consentito di individuare non conformità presso 11.695 degli obiettivi oggetto di controllo. Le attività di indagine hanno consentito di acclarare anche gravi episodi di criminalità che hanno determinato l'arresto di 43 persone. Sono stati denunciati all'autorità giudiziaria 1.780 titolari di esercizi o aziende della filiera alimentare e segnalate 11.794 persone all'autorità amministrativa per violazione delle norme afferenti all'autocontrollo alimentare, l'etichettatura e la tracciabilità dell'origine dei prodotti;
· i 49.017 controlli effettuati sugli alimenti dall'Ispettorato centrale per la Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti agroalimentari (Icqrf) hanno riguardato circa 25.000 operatori e oltre 46.000 prodotti, con irregolarità rilevate presso il 17,8% degli operatori e sul 12,1% dei prodotti. La percentuale di campioni risultati irregolari all'analisi è stata pari all'8,2%. Il contrasto ai comportamenti criminosi nel settore alimentare si è estrinsecato con 374 notizie di reato, 3.981 contestazioni amministrative e 1.990 diffide. Sono stati eseguiti 524 sequestri, per un valore di circa 300 milioni di euro;
· il controllo alle frontiere svolto dagli Uffici periferici del Ministero della Salute (Posti di Ispezione frontaliera (Pif) e Uffici di Sanità marittima aerea di Frontiera (Usmaf)), in coordinamento con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha comportato i seguenti controlli:
le partite di prodotti di origine animale destinate al consumo umano presentate per l'importazione attraverso i Pif italiani sono state 40.233. Le partite soggette a controllo fisico sono state 19.694, di cui quelle campionate 1.571. Sono state inoltre riscontrate 173 partite non conformi, di cui 163 non ammesse al mercato UE e 10 richiamate in seguito a esami di laboratorio conoscitivi risultati sfavorevoli. Le 163 partite non ammesse all'importazione sono state riesportate (66), distrutte (93) o trasformate (4);
gli Usmaf hanno sottoposto a controlli ufficiali 163.779 partite totali in importazione, che hanno compreso due terzi circa alimenti di origine non animale mentre il restante terzo ha incluso i materiali a contatto con gli alimenti. Sul 100% delle partite è stato eseguito il controllo documentale; gli alimenti di origine non animale controllati hanno riguardato 103.662 partite e sono stati effettuati 3.276 campionamenti, di cui 242 hanno riguardato i respingimenti;
l'Agenzia delle Dogane dei Monopoli, in qualità di autorità doganale alle frontiere sulle merci, in collaborazione con le altre autorità nazionali, ha continuato a svolgere efficacemente l'attività di controllo e i risultati conseguiti evidenziano la sempre maggiore attenzione posta all'attività di vigilanza sui prodotti alimentari. Nelle materie di interesse del Piano, si rileva un trend in lieve aumento delle non conformità riscontrate (2,7%) alle relative norme di settore dei prodotti importati, a fronte di un lieve aumento del numero dei singoli di importazione (1,5%) di prodotti rientranti nella disciplina del Piano.