Il Ministero della Salute ha varato il Piano di sorveglianza 2014 sull'influenza aviaria, diffondendolo a tutti i Servizi veterinari e gli Istituti zooprofilattici sperimentali. A sovrintendere e coordinare le attività previste dal Piano, è il Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti – Direzione generale della Sanità animale e del Farmaco veterinario.
Il metodo di sorveglianza da attuare nel 2014 in Italia è stato definito in base al rischio, tenendo in considerazione vari fattori, a cominciare dall'ubicazione delle aziende avicole in prossimità di zone umide, stagni, paludi, laghi, fiumi o litorali marini dove possono raccogliersi gruppi di volatili acquatici selvatici (Allegato 1), dalla presenza i aree ad alta densità di aziende avicole (DPPA) (Allegato 2) e dalla situazione epidemiologica presente e pregressa (fattori di rischio di introduzione diffusione rilevati nel corso delle precedenti epidemie) (Allegato 6).
In base al rischio di introduzione e/o di diffusione verranno testati sia allevamenti del settore industriale sia del settore rurale (svezzatori, commercianti e rurali).
In Italia nel corso degli ultimi 5 anni si sono verificate nel pollame ondate epidemiche di influenza aviaria unicamente a bassa patogenicità: nel 2008-10 in molte regioni italiane è stato evidenziato un virus a bassa patogenicità H7N3 che è circolato sia nel settore rurale che industriale già dal 2007 e successivamente un virus sempre a bassa patogenicità H5N2. Dal 2008 a dicembre 2012 sono state inoltre evidenziate altre positività per diversi sottotipi di influenza aviaria a bassa patogenicità.
Influenza aviaria, varato il piano di sorveglianza 2014
Fonte: @nmvi OggiData: 05/03/2014