Negli ultimi 20 anni i disordini legati al sistema endocrino - quello che regola la produzione degli ormoni - sono aumentati. Gli interferenti endocrini, ovvero quelle sostanze che alterano il normale funzionamento del sistema endocrino, si trovano ovunque nel nostro quotidiano: negli imballaggi alimentari, nei cosmetici, nei materiali per l'edilizia, nelle apparecchiature elettroniche. La relazione dell'eurodeputata svedese Åsa Westlund ha chiesto proprio la riduzione dell'uso di queste sostanze.
"L'obiettivo della proposta del Parlamento - ha dichiarato - è quello di trovare un nuovo modo di utilizzare gli interferenti endocrini. È venuto il tempo di un'azione politica chiara. Anche se non abbiamo tutte le risposte, ne sappiamo abbastanza per poter regolare queste sostanze seguendo le giuste misure cautelari".
"La lista delle possibili conseguenze riconducibili agli interferenti endocrini - ha aggiunto - è lunga e le patologie sono in aumento: l'incremento dei potenziali disturbi riproduttivi, sotto forma di peggiore qualità dello sperma, cancro ai testicoli, pubertà precoce e malformazione degli organi genitali, ad esempio il criptorchidismo, ossia la mancata discesa dei testicoli nel sacco scrotale durante lo sviluppo del feto, e l'ipospadiasi, ossia l'apertura dell'uretra nella parte inferiore del pene. Si assiste anche a un incremento delle malformazioni fetali, dei tumori e dei casi di diabete, e anche l'incidenza dei disturbi dello sviluppo neurologico, quali l'autismo e la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)".
"Bisogna adottare rapidamente alcune misure per rafforzare la protezione dei gruppi maggiormente vulnerabili - ha concluso - e limitare l'uso di interferenti endocrini in prodotti per la cura della pelle, prodotti tessili e giocattoli.".È inoltre fondamentale prevedere nella vigente legislazione europea test adeguati che consentano di individuare gli interferenti endocrini".
Interferenti endocrini, eurodeputata Westlund: ridurne l'uso
Fonte: Parlamento europeoData: 07/02/2013