I derivati dell'idrossiantracene sono genotossici e alcuni di loro, secondo studi condotti su animali, causano il cancro all'intestino.
Queste le conclusioni dell'Efsa, che ha valutato, sulla base dei dati disponibili, la sicurezza di queste sostanze, naturalmente presenti in piante come alcune specie di aloe e di senna, quando vengono aggiunte agli alimenti.
Nel 2013, l'Autorità si era limitata a sconsigliarne l'uso a lungo termine e il consumo a dosi elevate, in ragione di potenziali problemi di sicurezza, riconoscendo, però, la loro capacità di migliorare la funzionalità intestinale. Proprietà che ne determina l'impiego in integratori alimentari con effetto lassativo.
Successivamente la Commissione europea aveva chiesto all'Efsa di valutarne la sicurezza e fornire un parere sulla dose di assunzione giornaliera priva di effetti nocivi sulla salute. Dose che l'Autorità non ha potuto stabilire per la genotossicità rilevata.
Le nuove conclusioni dell'Efsa, pubblicate ieri sull'Efsa Journal e adottate il 22 novembre scorso, sono in linea con precedenti valutazioni effettuate da altri organismi europei e internazionali, tra cui l'Organizzazione mondiale della Sanità, l'Agenzia europea dei Medicinali e, più di recente, l'Istituto federale tedesco per la Valutazione del rischio.