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La sicurezza alimentare passa anche per l'aria compressa

L'aria compressa svolge un ruolo fondamentale in quasi tutti i processi produttivi e in diversi settori, come quello alimentare, può venire a contatto diretto o indiretto con il prodotto.

Azienda: BEKO TECHNOLOGIES
Fonte: rivista 'Alimenti&Bevande' n. 5/2019
Data: 15/06/2019


L'aria compressa svolge un ruolo fondamentale in quasi tutti i processi produttivi e in diversi settori, come quello alimentare, può venire a contatto diretto o indiretto con il prodotto. Nelle industrie di questa filiera, le sfide per garantire la sicurezza dei prodotti e dei processi sono considerevoli e in molti casi vincerle può dipendere anche dalla qualità dell'aria compressa impiegata nella produzione.

Quando l'aria compressa viene a contatto con gli alimenti - Come appena detto, l'aria compressa è utilizzata ampiamente nei processi produttivi: ad esempio, per il trasporto delle sostanze in polvere, per vaporizzare i liquidi, per pulire le superfici, per sagomare le confezioni di imballaggio degli alimenti. Il contatto con il prodotto finale, pertanto, può avvenire in modo diretto o indiretto. In entrambi i casi, è richiesta la massima attenzione: gli inquinanti presenti nell'aria possono infatti contaminare il prodotto finale e peggiorarne notevolmente la qualità, con conseguenze spiacevoli, quali l'aumento di scarti e rilavorazioni o, peggio ancora, la necessità di richiamo dal mercato.

La qualità dell'aria compressa non si può vedere, ma si può misurare - Il processo di compressione dell'aria, per sua natura, determina la produzione di condensa e, nel caso di compressori lubrificati, il rilascio di particelle oleose.
Anche l'impiego di compressori oil-free non è garanzia di processi oil-free e la concentrazione di vapore d'olio può raggiungere valori non trascurabili: l'aria ambiente prelevata dal compressore, infatti, contiene una certa quantità di idrocarburi volatili, microrganismi, particelle di sporco, che dopo la compressione vengono immessi nella linea di distribuzione dell'aria compressa in concentrazione molto più elevata rispetto a quella atmosferica. Ragion per cui, onde evitare possibili contaminazioni del prodotto, è indispensabile tenere costantemente sotto controllo la qualità dell'aria compressa.

Ma cosa bisogna controllare? La normativa ISO 8573-1:2010 definisce le diverse classi di qualità dell'aria in base al contenuto dei contaminanti presenti al suo interno: particolato solido, umidità e vapore d'olio.

A seconda del tipo di contatto con il prodotto, le classi raccomandate per il settore alimentare sono:

Contatto diretto 1:2:1
Particelle solide: 1 (0,1 µm)
Punto di rugiada in pressione: 2 (-40 °C)
Olio residuo: 1 (0,01 mg/m3)

Contatto indiretto 2:4:2
Particelle solide: 2 (1,0 µm)
Punto di rugiada in pressione: 4 (+3 °C)
Olio residuo: 2 (0,1 mg/m3)

Per quanto riguarda il vapore d'olio, la classe 1 prevede una quantità massima di olio (liquido, aerosol o vapore) non superiore a 0,01 mg/m³: questo valore corrisponde al 4% della concentrazione che si trova normalmente nell'aria ambiente! Per alcune tipologie di processo è richiesto addirittura un contenuto di olio inferiore a 0,003. 

Monitoraggio dell'aria compressa: gli strumenti di misurazione - BEKO Technologies offre un'ampia gamma di strumenti e sensori per misurare tutti i parametri chiave e memorizzarli in un database:mg/m³. Tuttavia, solo poche aziende sono effettivamente in grado di monitorare concentrazioni così basse.
A tale scopo, BEKO Technologies ha progettato METPOINT OCVc, un dispositivo all'avanguardia che verifica se il sistema di produzione dell'aria compressa sia in grado di fornire la classe di qualità richiesta per l'applicazione.

- METPOINT® OCVc: monitora il contenuto di vapore d'olio fino a un millesimo di mg/m3. Con il sensore di umidità METPOINT® SD23 e il contatore di particelle PC400 è possibile definire la classe di qualità dell'aria compressa riferita a tutti gli inquinanti indicati nella ISO 8573-1;
- METPOINT® DPM misura percentuale di umidità, temperatura e punto di rugiada;
- METPOINT® FLM misura portata istantanea e totale, e temperatura;
- METPOINT® PRM misura la pressione operativa del processo;
- MET

POINT® BDL è il data logger che raccoglie i valori misurati e li elabora in statistiche e grafici riassuntivi, con accesso ai dati in tempo reale e da ogni punto, grazie alla totale interconnettività in tutto il mondo e con ogni sistema.

Dal monitoraggio al trattamento - I dati rilevati consentono di controllare la qualità dell'aria compressa e l'efficienza del processo produttivo, segnalando tempestivamente eventuali anomalie di processo e garantendo la tracciabilità del lotto di produzione. Se l'aria compressa rappresenta un punto critico, BEKO Technologies è poi in grado di intervenire con soluzioni e sistemi integrati per ottenere aria compressa che soddisfi i diversi requisiti di qualità richiesti dalle specifiche applicazioni, dalle più semplici alle più complesse.



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