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Rosso allura, no alla revisione della Dga

Fonte: Efsa
Data: 15/07/2013


Dopo l’analisi di nuovi dati, gli esperti scientifici di Efsa hanno concluso che, allo stato attuale delle conoscenze, non vi è motivo di riconsiderare la Dose giornaliera accettabile (Dga) del colorante alimentare rosso allura AC. Efsa raccomanda tuttavia di effettuare nuovi test per risolvere le incertezze legate alla possibile genotossicità (ovvero la capacità di una sostanza di danneggiare il DNA, il materiale genetico delle cellule) del rosso allura AC. Tale raccomandazione si applica ai cosiddetti “coloranti monoazoici solfonati”, un gruppo di sei coloranti chimicamente imparentati, tra i quali anche il rosso allura AC. In base ai risultati emersi, gli esperti Efsa ridefiniranno, se necessario, le attuali Dga di tali sostanze.
I sei coloranti inseriti nella revisione condotta dal gruppo Ans sono: rosso allura AC (E 129), rosso amaranto (E 123), ponceau 4R (E 124), giallo tramonto FCF (E 110), tartrazina (E 102) e azorubina/carmoisina (E 122). Già in passato tali coloranti sono stati sottoposti a nuova valutazione dal gruppo di esperti scientifici ANS in relazione al loro impiego negli alimenti e sono autorizzati nell’UE come additivi alimentari.
Oltre all’uso negli alimenti, il gruppo di esperti scientifici di Efsa sugli additivi e i prodotti o le sostanze usati nei mangimi (gruppo Feedap) ha valutato o sta valutando cinque di questi coloranti anche in vista di un loro impiego nei mangimi (tutti eccetto il rosso amaranto). Nel suo parere del 2012 sul rosso allura AC, il gruppo di esperti scientifici Feedap aveva deciso che i dati disponibili non erano sufficienti per dimostrarne l'uso sicuro nei mangimi. In particolare, per il rosso allura AC si era proposto l’impiego nei gatti e nei cani durante l’intero ciclo di vita, il che avrebbe comportato un’elevata esposizione di questi animali al colorante.
Per garantire un approccio omogeneo di gestione del rischio, gli esperti Efsa si sono autoassegnati in autonomia l’incarico di rivedere le informazioni disponibili sulla genotossicità traendole dai precedenti pareri dell’Autorità relativi all’uso di tali sostanze come additivi alimentari, dalla loro valutazione in corso come additivi per mangimi e dai nuovi dati pubblicati in letteratura. Le prove raccolte sono state interpretate alla luce delle linee guida per i test di genotossicità, adottate dal comitato scientifico Efsa nel 2011.